giovedì 30 settembre 2010

Il Cammino di Santiago di Compostela in bicicletta. (inizio giugno)




Siamo ad Oviedo con Teresa e Nicola qui incontriamo il nostro gruppo: una coppia di Brunico e due amici di Monaco. Franz è la nostra guida, un austriaco di 40 anni.

Oviedo-Leon 55 km

Si parte alle 9.30 in pulman, la giornata è nebbiosa qui nelle Asturias e l’aria è frizzante. Franz ci assicura che passato il valico troveremo il sole e così dopo circa 68km entriamo in una galleria e all’uscita meraviglia delle meraviglie ….il sole !!!! Ci fermiamo e cominciamo i preparativi per scegliere la bicicletta. E’ fondamentale sarà la nostra inseparabile compagna per tutta la settimana. Ho perfino portato la mia sella dall’Italia !!! Controllo il cambio, i freni, la pressione dei pneumatici e dopo aver scattato una foto si parte.




Le prime pedalate del mio cammino …… sono emozionata.La strada costeggia un bellissimo lago, il panorama è bellissimo, verdissimo, l’aria è fresca. Per il momento la strada non è dura e la bicicletta non è male. Finito il lago costeggiamo un fiume, poi una superstrada in salita, qualche sosta per rifornimenti e foto e poi via verso Leon.




La prima tappa è andata e il primo timbro sulla credenziale è messo !!!!!
Sono euforica, spedisco sms a tutti per tenerli informati.

Leon-Astorga 56 km




La mattina è sempre freddino, la strada non è difficile dritta, un po’ in salita , un po’ in discesa . Si passa in piccoli paesi e in uno di questi c’è il mercato ci fermiamo a comperare la frutta. Entrare nei paese è sempre complicato, è complicato seguire la strada giusta e infatti in uno di questi paesi sbagliamo strada e seguendo la concha finiamo sullo sterrato che percorrono i pellegrini a piedi, sono circa 14 km. La cosa mi fa arrabbiare perché le biciclette che abbiamo non sono adatte per uno sterrato come questo, però questo errore ci da la possibilità di vedere un'altra sfumatura di questo cammino, di incontrare i pellegrini a piedi e di scambiare con loro il consueto “buen camino”. Ci fermiamo ad un punto di ristoro di fortuna organizzato in aperta campagna per i pellegrini e poi gli ultimi chilometri verso Astorga sullo sfondo. Bella cittadina, l’albergo è affianco alla cattedrale.

Oggi è stata una bella giornata di sole, è buffo alla fine della tappa ho tutto il segno dei guantini e dei calzoncini. Ma più buffi sono i pellegrini a piedi che hanno una sorta di stivaletto disegnato dall’abbronzatura !!!!! Franz ci sottolinea come è facile riconoscerli.


Franz ….che tipo simpatico, è veramente in gamba con le sue storie intrattiene il gruppo e ci insegna parole di spagnolo.

Astorga-Ponferrada

Cominciamo la tappa il tempo è nuvoloso e ci si mette anche il vento contro a fermare la marcia. Piano piano si comincia a salire, dobbiamo arrivare a 1500 m alla Cruz de Hierro (la croce di ferro) dove è consuetudine portare un sasso. Il mio sasso è stato preso per l’occasione a Villasimius a Cava Usai è un piccolo pezzo di granito quasi a forma di stella.



Questo è uno dei punti più significativi del cammino, questa pietra che i pellegrini portano rappresenta i peccati di cui ci si vuole liberare e una volta alla croce viene posta nel mucchio di pietre che sostiene la croce. Si procede adagio la strada verso la croce è in salita, fa freddo e qualche chilometro prima comincia anche a piovere….ma che siano così tanti i peccati????

Arrivati alla croce in fretta e furia lasciamo i sassi e scattate alcune foto si riparte velocemente, la pioggia ha rovinato questo magico momento che avevo immaginato tante volte. Andando avanti non sento più le mani, le gambe sono nude e bagnate e anche i piedi completamente bagnati sono freddi. E’ discesa ma non ce la faccio a continuare sono un ghiaccio, non so come fare anche fermarsi così bagnati non è la cosa migliore. Ci fermiamo ad un punto di ristoro, prendiamo una zuppa di verdura bollente. Ho paura mi venga mal di gola e anche se gli ultimi 15 km sono in discesa verso Ponferrada decido di caricare la bicicletta sul pulman e di rientrare assieme agli amici di Brunico. Domenico, Nicola e Terry proseguono in bicicletta.
Una volta in albergo una doccia bollente mi rimette al mondo !



Ponferrada –Sarria 44 km




Si parte in pulman fino a 1300 m il tempo è sempre brutto e fa freddo. Piove a tratti, ma oggi va meglio di ieri, mi sono equipaggiata meglio, anche se dopo poco la pioggia ci ha completamente bagnati. La prima parte della tappa è in discesa mentre la seconda è in salita fino a Sarria, in mezzo al verde e alla campagna, incontriamo mucche al pascolo, ginestre, lavanda e tantissimi fiori bellissimi di mille colori. E’ molto verde ed è pieno di felci. Gli ultimi chilometri fino a Sarria mi sento un “leone” , mi metto in testa e tiro il gruppo!!!

Sarria-Lugo


Piove ! Piove …oggi non metto le mutande ah ah ah così non si bagnano!!!!

Piano piano troviamo la strada per uscire dalla città , la tappa non è impegnativa, ma la pioggia la rende insopportabile. Bagnati fuori e bagnati sotto la giacca anti pioggia. Ma la Spagna non era il paese del sole, e del caldo afoso??? A Portomarin smette di piovere, va un po’ meglio e la strada è a sali scendi. A 5 km da Lugo ricomincia a piovere, cavolo ma ne ho fatti di peccati !!!! Arrivo al Grand Hotel di Lugo che sono “un pulcino bagnato”, un bagno bollente, vestiti asciutti, una dormita e tutto passa. La sera come al solito controlliamo le previsioni del tempo sperando in un cambiamento. Domani è l’ultima tappa, il nostro libretto delle credenziali piano piano si è riempito con i timbri che abbiamo messo in ogni posto in cui siamo passati, vorrei arrivare a Santiago senza pioggia.

Lugo-Santiago 48 km




Partenza senza pioggia, ma è grigio e infatti dopo pochi chilometri ricomincia a piovere e non smetterà fino a fine tappa. Oggi sento un po’ male alle cosce, la salita, che non è più ripida dei giorni scorsi, è diventata però più dura e la pioggia fa sembrare ogni pedalata più pesante. Sosta al bar di Friol , è mezzogiorno. Un caffè solo con Leche per scaldarsi e si riparte. Siamo fuori dalle rotte battute dai pellegrini.

Arriviamo ad un punto di ristoro, mancano circa 5 chilometri, che si fa …qui si mangia bene e abbondante ci dice Franz. Siamo completamente bagnati, accidenti a questa pioggia ci ha davvero puniti . Un piccolo consulto tutti insieme e decidiamo di terminare qui la nostra tappa. Franz ci fa prendere dai bagagli sul pulman i vestiti asciutti e ci cambiamo lì in mezzo alla sala del bar davanti a tutti. Franz carica le biciclette ….è finita ! Pedalata dopo pedalata guardi ciò che ti circonda e respiri gli odori. Quella city bike n.35 è stata per 6 giorni la mia inseparabile compagna di questa straordinaria, magica avventura . Ora mi dispiace vederla caricare sul rimorchio del pulman, domani sarà riportata a Oviedo dove un'altra “pellegrina” la sceglierà come compagna per la sua avventura.


Gli ultimi 60 km a Santiago sono in pulman. Mi sarebbe piaciuta un entrata trionfale a Santiago sulla due ruote n.35. Ecco questa è la cosa che rimprovero all’organizzazione, per il resto ben fatta e impeccabile.
Il cammino inevitabilmente lascia delle curiosità, la mia è quella di rifarlo sotto al sole e perché no a piedi !!!
Una volta a Santiago prendiamo la nostra credenziale guardata con compiacimento ogni volta che viene sottoposta a nuova timbratura e ci rechiamo all’ufficio del pellegrino. E’ il documento ufficiale che consente, se regolarmente vidimato, di ottenere il rilascio della Compostela, che attesta la correttezza del pellegrinaggio compiuto.

Olà
Buen camino

L’ultimo giorno di permanenza in Spagna abbiamo affittato un auto e siamo arrivati a Finisterre sulla costa Atlantica.



1 commento:

Riccardo Agostini ha detto...

Ciao Stefania
É stato un piacere leggere il tuo racconto in bici sul cammino di santiago, mi é sembrato di ritornare su quelle terre in cui ho tanto camminato nel 2002. Oggi mi sono avvicicnato anche io al concetto viaggio in bici, che mi permette di arrivare piú lontano.
Nel 2009 mi sono permeso un'avventura in

BICICLETTA DALL'ITALIA A CAPO NORD

e mi sono innamorato delle due ruote.
Complimenti per il blog.
Buona pedalata
Riccardo

www.emozioneavventura.blogspot.com